VUOI PROVARE LA PALLAVOLO ? :)

Se avete amici, compagni che vogliono provare la pallavolo o semplicemente conoscere un nuovo contesto in cui farla, la Fenice 3DM è lieta di dare loro questa opportunità! :) La richiesta è rivolta ad atleti tra i 17-21 anni e di sesso maschile. La richiesta oltre ad essere rivolta a chi già fa parte di questa Società è aperta anche a tutti coloro che passano su questo sito! :) (Se qualcuno vuole dei chiarimenti, è possibile usare le procedure per comunicare sul Blog descritte nella colonna di SX).

giovedì 10 dicembre 2009

Arbitro

Dopo un commento in un post precedente avevo pensato che avrei parlato del ruolo di Libero nella Pallavolo...invece ho preferito dirigere il post verso una altra figura di questo sport (ma non mi sbilancerei se dicessi di tutti gli sport). Questo conferma che il Libero è sempre l'ultimo a essere considerato :D. Quando ne parlerò proverò a spiegare anche questo... ;)
Come sono solito fare parto dal regolamento.
Intanto nella Pallavolo è presente un collegio arbitrale (Regole di goco e casistica anno 2001-2004 Sezione II / regola 23.1) composto da: il 1° arbitro, 2° arbitro, il segnapunti (in competizione FIVB è richiesto un 2° segnapunti), n°4 (2) giudici di linea. Al completo sono numericamente superiori a una Squadra che gioca (Libero compreso...così non mi diranno che non li considero.. :D). Ai livelli provinciali, per ovvie motivazioni logistiche ed economiche, questa "squadra" si riduce a 2-3 elementi. Più precisamente al 1° arbitro, 2° arbitro (ma solo dalla 1a Divisione in genere è presente sempre) e un segnapunti. Per ragioni di sintesi, analizzeremo solo la figura del 1° arbitro e ora vi spiego anche la ragione.
La spiegazione è racchiusa nella Regola 24.2 del Regolamento di gioco. A seguire trascrivo le più significative (secondo me...)
"24.2.1: Il 1° arbitro dirige la gara dall'inizio alla fine. Egli ha autorità su tutti i componenti del collegio arbitrale ed i componenti delle due squadre.
Durante la gara le sue decisioni sono definitive.
Egli è autorizzato ad annullare degli altri componenti del collegio arbitrale, se giudica che questi siano in errore. Il primo arbitro può regolarmente sostituire un componente del collegio arbitrale che non svolge correttamente la sua funzione.
"24.2.3: Ha autorità per decidere su ogni questione, anche su quelle non specificate dalle Regole"
"24.2.4: Non deve permettere alcuna discussione sulle sue decisioni. Tuttavia, a richiesta del Capitano di gioco, deve dare spiegazioni sulla applicazione o interpretazione delle Regole su cui ha basato la sua decisione. Se il Capitano di gioco non è d'accordo con le spiegazioni del 1° arbitro e chiede di annotare i fatti sul referto, per poi presentare reclamo a fine gara, lo deve autorizzare a farlo."
Le regole appena citate riguardano l'autorità dell' arbitro ma nel regolamento c'è successivamente un capitolo relativo alle responsabilità (Regola 24.3) dove sono descritti i "doveri" di un arbitro. Non li cito solo per non dilungare il post, ma ho lasciato il riferimento alla regola proprio per soddisfare chi volesse approfondire la questione.
Ci tengo a precisare che nel Regolamento "Autorità & Responsabilità", sono spiegati non solo quelli relativi al 1° arbitro ma anche per gli altri componenti del collegio arbitrale (2° arbitro, segnapunti e guardalinee). Però vorrei soffermarmi in un "comma" che non ha un numero di Regolamento (il perchè lo capirete...) ma è molto chiaro. Alla fine della sezione "Gli Arbitri, loro responsabilità e gesti ufficiali" c'è un titolo...RECLAMI. Vediamo cosa dice.
"I reclami debbono essere preannunciati dal Capitano della Squadra al primo arbitro, verbalmente al momento del verificarsi del fatto che dà luogo alla contestazione.
Il 1° arbitro è tenuto ad annotare immediatamente il preannuncio sul referto ed il capitano della squadra ha il diritto di accertare l'avvenuta annotazione.
In difetto di questa annotazione il reclamo è inammissibilie. Sempre a pena di inammissibilità, entro quindici minuti dalla fine della gara, il reclamo deve essere confermato per iscritto dal capitano o dal dirigente al primo arbitro. Il reclamo, infine, si propone con lettera raccomandata da inviarsi, a pena di inammissibilità, entro le 24 ore successive alla gara, in duplice esemplare, di cui uno alla competente Commissione Gare, allegando la ricevuta del versamento della prevista tassa-reclamo, e l'altro al sodalizio avversario.
Gli arbitri, nella loro funzione di notai dei fatti, debbono comunque accettare i reclami, anche quando si possa presupporre che siano inammissibili. Sarà la competente Commissione Gare a stabilirne la inammissibilità."
Ora spero di aver chiarito i compiti di questo soggetto nella pallavolo e avrete capito a quale "effetto collaterale simpatico" (mi piace descrivere così certi "fenomeni") va incontro chi riveste queto ruolo...è "odiabile" da TUTTI i componenti che scendono in campo (e non solo) per giocare una partita (giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi...forse anche ai custodi delle Palestre :D). Il motivo è semplice ed è riconducibile alle norme che abbiamo letto prima...frasi come "autorità su tutti", "
non deve permettere alcuna discussione sulle sue decisioni" fanno chiaramente capire che la sua parola è "decisiva" SEMPRE...anche quando sbaglia! Il reclamo in effetti servirebbe a tutelare la "parte lesa" da un eventuale cattiva decisione arbitrale ma poi sappiamo benissimo che raramente questa procedura viene impiegata.
La figura dell'arbitro però ha anche un'altra chiave di lettura. Essendo un soggetto super-partes (concedetemi il termine giuridico...) ma influente per l'andamento della gara (specie sotto il profilo psicologico) è spesso messo nelle argomentazioni di giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi, custodi delle palestre per giustificare la prestazione non ottimale di chi gioca in campo (ovviamente chi perde ne fa una considerazione maggiore ma anche chi vince non si risparmia...).
Per dare una conferma a quanto detto sopra vorrei partire da una "teoria" di un mio ex-compagno di squadra che pressapoco diceva questo: "L'arbitro, nel dubbio su chi far pendere una decisione "dubbia", in genere favorisce la squadra in vantaggio di punteggio". Questa "idea" è figlia della considerazione di prima, che chi perde ha un "ricordo" più profondo dell'operato dell'arbitro e tende a canalizzare lì maggiormente il malumore del dopo-partita. Ma per esperienza qualcosa di vero c'è in questa affermazione...ricordatevelo.
Purtroppo mentre esistono gli scout che servono a rendere numerici, scientifici, oggettivi (li ho messi tutti questi termini e c'è un motivo...) le prestazioni di un giocatore, l'arbitro invece non ha una persona che rileva se le sue decisioni sono giuste o sbagliate e di quanto. Tutto si riduce a "ricordi", a meno di non avere a disposizione un video della partita...ma lì dopo si vedono anche gli errori di chi gioca/allena...
Non vorrei dimenticare che negli arbitri come i giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi e custodi di palestre ci possono soggetti più o meno bravi (condizionabili? nessuna allusione ma alcuni possono mantenere una "linea" tecnica arbitrale altri la alternano...anche nella stessa partita! questo è quello che mi secca veramente degli arbitri...>:( ...prima fanno in un modo poi in un altro) nel svolgere il proprio compito. A questo punto potete capire che chi è bravo avrà una graduale promozione a condurre partite sempre di più alto livello mentre chi lo sarà meno resterà in categorie più basse. Il nostro caso (3DM) è il più basso dello sport della Pallvolo (FIPAV) perciò pretendere "prestazioni arbitrali" eccellenti sono richieste, a mio modo di vedere, poco probabili e aggiungerei eccezionali quando avvengono.
Questa è una ulteriore conferma che nelle categorie più basse ricorrere all'alibi arbitrale è un po' come "sparare alla croce rossa", perciò poco utile per fare una reale analisi di un match e di quanto abbia realmente inciso su una prestazione negativa/positiva di una squadra.
Una ultima (qualcuno dirà finalmente...) mia considerazione a riguardo. Sono un grande appassionato di F1 e motori in genere e mi stupisco come ogni anno ingegneri analizzino ogni "cavillo" del regolamento per fare in modo che il mezzo meccanico vada più veloce/efficiente. Insomma fanno TUTTO quello che il regolamento "non vieta" per ottenere il massimo...questo discorso io lo applico nello stesso modo nella pallavolo. Faccio TUTTO quello che il regolamento non mi vieta (e c'è parecchia roba che si può fare...esempio? gli schemi di ricezione che conosciamo oggi sono figlie di un "cavillo" del regolamento) e questo in parte vi fa capire perchè spesso faccio citazioni dal regolamento.
Mi scuso per il post kilometrico ma in genere tendo a dilungarmi...chi mi conosce lo sa! (Alberto Tomba dixit). :D

1 commento:

  1. credo ke non si sia mai chiesto un arbitraggio perfetto, ma almeno ai limiti della decenza e con una più che discreta parità delle squadre, cosa che avviene poco...
    il regolamento è utile certo, ma purtroppo non tiene conto dell'ignoranza dilagante di certi individui armati di fischietto...

    ps:io stavo scherzando sulla storia dei liberi...credo ke sia io che riky sappiamo benissimo che all'interno della squadra, ke siamo considerati o meno, la nostra importanza ce l'abbiamo, senza dover richiedere l'attenzione della gente...

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