Come mi capita spesso, mi ero dimenticato di una "promessa" che feci a Daniele qualche tempo fa sul fatto che avrei scritto un post sul ruolo del Libero. Ta-dah! :) Partiamo dall'inizio...
Era il 1997 e la FIVB (Federation Internationale de Volleyball) per una logica di spettacolo e di specializzazione dei ruoli (diciamo così...) partorì il ruolo di "Libero" nello sport della Pallavolo. Il termine di chiara origine italiana è uguale in tutte le lingue e presumibilmente (ma è una mia idea senza verifica) prende spunto dalla "libertà" con la quale questo giocatore si alterna ad uno dei n°3 che si trovano nella linea di difesa. Questo ruolo fin dalla sua apparizzione si è "agganciato" a quello del centrale, presumibilmente per mantenere "operativo" il martello che oramai è usato in fase offensiva come un "opposto" anche se si trova in seconda linea (attacco Z6 "Pipe") sia nel maschile quanto nel femminile. Ma ricordo che il regolamento ci consente di usarlo anche con atleti di altri ruoli purchè in seconda linea. Stabilito dove è possibile collocare il "Libero" ora vediamo cosa può fare. In realtà il regolamento fa prima a chiarisce cosa NON può fare! Dunque...NON può andare in battuta, NON può attaccare (schiacciata), NON può murare (ma è una pratica che nessun giocatore di seconda linea effettua), NON può palleggiare nei 3mt con la palla sopra la rete (un modo per evitare che il "Libero" si trasformi in un alzatore "occasionale"). Se l'idea della Federazione era di specializzare, con queste regole direi che l'obiettivo è stato raggiunto!
Per approfondire l'uso del "Libero" la Federazione ha inserito un Capitolo ad hoc nel Regolamento della pallavolo, ma lascio solo i riferimenti per coloro che volessero approfondire. (Capitolo Sesto - Il Giocatore "Libero"; 20.1-20.2-20.3).
Dal punto di vista del comune spettatore l'introduzione di questo atleta ha reso il nostro sport un po' complicato da comprendere. Se da un lato il RPS (Rally Point System) ha facilitato questa comprensione (era l'unico sport dove facevi punto se avevi la battuta...) il "Libero" ha ridato quel "lato" misterioso che la pallavolo ha sempre avuto specie a chi la guarda senza avere una conoscenza del gioco. Anche in questo caso non esiste nessuno sport dove un atleta entra con una maglia diversa dai propri compagni, NON può fare tutto quello che fanno altri atleti che si trovano nella sua zona (l'attacco a chi è consentito) ed entra ed esce senza nessun "preavviso" (la cosidetta sostituzione) infine in una "rotazione" non è presente! (quando i centrali sono in battuta). Insomma una "forzatura", ma per che cosa? Oltre ad una ottica di "specializzazione" che questo sport ha intrapreso anni fa, l'idea era anche "recuperare" atleti non particolarmente dotati in termini di altezza che per esigenze di gioco si stavano portando a stature sempre più alte. Insomma una opportunità in più per coinvolgere una "gamma" più ampia di atleti (specie per la statura) e inserire un "settimo" uomo in campo dando anche in questo caso uno spazio in più ad un elemento della rosa. Questo fino a qualche anno fa quando la Federazione ha allargato il roster delle Squadre a n°13 elementi e facendo nascere ufficialmente la figura del "Secondo Libero". In pratica un sostituto del Libero visto che chi occupava questo ruolo non aveva "competitor" in Squadra creando, specie ad alto livello, un insolito "squilibrio". Alla fine l'interpretazione a questo ruolo di "Secondo Libero" è stata associata a l'utilizzo di atleti "UNDER" ovvero giovani di buone speranze a cui dare esperienza in categorie superiori.
Il ruolo di "Libero" deve essere stato una forte volontà della Federazione perchè la sua nascita ha prodotto non poche complicazioni.
La prima è sicuramente legata al Regolamento (come descritto prima a questo ruolo è stato dedicato un capitolo a sè...). Poi alla "gestione" sia in termini "burocratici" (CAMP3, Foglio di Gara) che in termini "tecnici" (difesa in z6 o Z5?) e per i metodi di allenamento (esercizi di "attacco" su questo atleta hanno un valore "relativo"). Una bella "rivoluzione"...
Personalmente ho vissuto direttamente questo "trapasso", ed essendo stato un giocatore nel ruolo di centrale mi sono reso conto che la mia abilità a difendere/ricevere superiore a quelle di attacco (non sono mai stato molto bravo ad attaccare...) mi hanno fatto capire che il ruolo di "Libero" a me "toglieva" qualcosa e non viceversa. Ma la strada era questa e ai centrali della mia generazione non è restato altro che provare a migliorare in attacco e muro visto che alla fine la mia utilità alla squadra la davo solo in queste due fasi. Ovviamente chi aveva abilità opposte (scarso a difendere, forte ad attaccare) ha trovato nel "Libero" un alleato.
Poi il tempo ha anche migliorato la scelta su quali atleti inserire in questo ruolo, visto che inizialmente si "convertiva" dei martelli con limitate capacità in attacco mentre oggi si valuta questa scelta in modo più specifico e possibilemnete senza passare da "riciclaggi".
Ma vediamo quali caratteristiche deve avere un "buon" Libero (alcune sono considerazioni personali mentre altre sono più da "manuale")
- Spiccate doti nelle tecniche/tattiche di difesa/ricezione (bagher e palleggio)
- Spiccate doti acrobatiche. In genere si dice che deve avere un rapporto "friendly" con il pavimento visto che ci farà spesso "visita"...
- Spiccate doti di Leadership. E' il "perno" della linea di difesa, in pratica un "regista" della seconda linea che coordina quanto un alzatore se ci riferiamo alla zona di attacco.
- Spiccata capacità motivazionale. La difesa è il fondamentale che richiede più volontà, determinazione e aggiungo aggressività di tutti quelli presenti nella pallavolo perchè essere convinti di difendere un pallone è molto più difficile che buttare una schiacciata di attacco a terra (chi difende NON sa dove cadrà il pallone...chi attacca sa dove andare a prendere il pallone!). Non è un caso che quando il "Libero" recupera un pallone diffcile e la sua squadra ottiene il punto è il più felice di tutti e non risparmia dei "5" a tutti! Nel calcio si chiama "Il Trascinatore". In una mia "teoria" sostenevo che il "Libero" è il penultimo componente di una Squadra di pallavolo a dare il c.lo all'avversario prima di perdere una partita...perchè l'ultimo è l'Allenatore! :D
Per me queste doti possono bastare come base di partenza anche se la "teoria" sul Libero ne include altre, ma in genere sono uno che si accontenta! :)
Ma il vero "mito" da sfatare, a fronte di queste doti elencate prima, è l'idea di "associare" al ruolo di Libero quello dello "sfigato" o semplicemente a colui che ha meno possibilità di attaccare sia per un limite di statura o per una incapacità tecnica o caratteriale. Le doti espresse nei punti precedenti vanno all'esatto opposto, il Libero deve avere capacità su alcuni aspetti anche superiori agli attaccanti perchè la sua "partita" è molto più difficile da vincere. Dare questa Responsabilità ad un atleta non idoneo o non preparato ad affrontarlo si ottengono dei danni sia sulla Squadra ma anche sull'atleta. Purtroppo questo "mito" ha ancora molti seguaci e mi è già capitato più volte di vedere atleti nel ruolo di "Libero" più per "esclusione" che per "selezione".
NON è un riferimento a nessun giocatore della 3DM!!!! E' semplicemente un "modus-operandi" che mi è capitato spesso di affrontare e che in alcuni casi ho subito con il risultato di dover dare questo ruolo ad un altro atleta che fino ad allora non si riteneva idoneo o nessuno lo aveva visto tale. Poi però chi mi ha succeduto non ha fatto "passi indietro"... :)
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Anticipo in questo post che nel prossimo "Agenda Fenice #16" in previsione per Lunedì o Martedì (22/03 o 23/03) parlerò di qualcosa che è successo nell'ultimo incontro a MODENA contro il US Taccini. Alla fine di quella partita ho "fiutato" qualcosa che non mi convinceva ed infatti vi ho chiesto di ascoltarmi un minuto (era la prima volta in questa stagione...iniziate ad associare che quando io faccio qualcosa di anomalo è perchè "sento" qualcosa). Vi ho detto cosa pensavo e TUTTI mi avete fatto capire di aver compreso il mio messaggio (ragionevolmente per come eravamo "agitati" visto il finale che quella partita aveva prodotto). Invece ho l'idea che qualcosa mi è sfuggito di mano e qualcuno ha preso delle iniziative che non andavano nella direzione che avevo appena spiegato un minuto prima.
Spero che tutte le mie supposizioni siano sbagliate (un caso dove sarei molto contento di aver sbagliato! :)) e siano solo frutto di una mia errata valutazione su quello che ho visto nel dopo partita.
Nel prossimo post vi racconterò come ho vissuto questa partita e mi fermerò al ritiro del referto con l'arbitro. Il dopo invece lo vedremo in Palestra.
Era il 1997 e la FIVB (Federation Internationale de Volleyball) per una logica di spettacolo e di specializzazione dei ruoli (diciamo così...) partorì il ruolo di "Libero" nello sport della Pallavolo. Il termine di chiara origine italiana è uguale in tutte le lingue e presumibilmente (ma è una mia idea senza verifica) prende spunto dalla "libertà" con la quale questo giocatore si alterna ad uno dei n°3 che si trovano nella linea di difesa. Questo ruolo fin dalla sua apparizzione si è "agganciato" a quello del centrale, presumibilmente per mantenere "operativo" il martello che oramai è usato in fase offensiva come un "opposto" anche se si trova in seconda linea (attacco Z6 "Pipe") sia nel maschile quanto nel femminile. Ma ricordo che il regolamento ci consente di usarlo anche con atleti di altri ruoli purchè in seconda linea. Stabilito dove è possibile collocare il "Libero" ora vediamo cosa può fare. In realtà il regolamento fa prima a chiarisce cosa NON può fare! Dunque...NON può andare in battuta, NON può attaccare (schiacciata), NON può murare (ma è una pratica che nessun giocatore di seconda linea effettua), NON può palleggiare nei 3mt con la palla sopra la rete (un modo per evitare che il "Libero" si trasformi in un alzatore "occasionale"). Se l'idea della Federazione era di specializzare, con queste regole direi che l'obiettivo è stato raggiunto!
Per approfondire l'uso del "Libero" la Federazione ha inserito un Capitolo ad hoc nel Regolamento della pallavolo, ma lascio solo i riferimenti per coloro che volessero approfondire. (Capitolo Sesto - Il Giocatore "Libero"; 20.1-20.2-20.3).
Dal punto di vista del comune spettatore l'introduzione di questo atleta ha reso il nostro sport un po' complicato da comprendere. Se da un lato il RPS (Rally Point System) ha facilitato questa comprensione (era l'unico sport dove facevi punto se avevi la battuta...) il "Libero" ha ridato quel "lato" misterioso che la pallavolo ha sempre avuto specie a chi la guarda senza avere una conoscenza del gioco. Anche in questo caso non esiste nessuno sport dove un atleta entra con una maglia diversa dai propri compagni, NON può fare tutto quello che fanno altri atleti che si trovano nella sua zona (l'attacco a chi è consentito) ed entra ed esce senza nessun "preavviso" (la cosidetta sostituzione) infine in una "rotazione" non è presente! (quando i centrali sono in battuta). Insomma una "forzatura", ma per che cosa? Oltre ad una ottica di "specializzazione" che questo sport ha intrapreso anni fa, l'idea era anche "recuperare" atleti non particolarmente dotati in termini di altezza che per esigenze di gioco si stavano portando a stature sempre più alte. Insomma una opportunità in più per coinvolgere una "gamma" più ampia di atleti (specie per la statura) e inserire un "settimo" uomo in campo dando anche in questo caso uno spazio in più ad un elemento della rosa. Questo fino a qualche anno fa quando la Federazione ha allargato il roster delle Squadre a n°13 elementi e facendo nascere ufficialmente la figura del "Secondo Libero". In pratica un sostituto del Libero visto che chi occupava questo ruolo non aveva "competitor" in Squadra creando, specie ad alto livello, un insolito "squilibrio". Alla fine l'interpretazione a questo ruolo di "Secondo Libero" è stata associata a l'utilizzo di atleti "UNDER" ovvero giovani di buone speranze a cui dare esperienza in categorie superiori.
Il ruolo di "Libero" deve essere stato una forte volontà della Federazione perchè la sua nascita ha prodotto non poche complicazioni.
La prima è sicuramente legata al Regolamento (come descritto prima a questo ruolo è stato dedicato un capitolo a sè...). Poi alla "gestione" sia in termini "burocratici" (CAMP3, Foglio di Gara) che in termini "tecnici" (difesa in z6 o Z5?) e per i metodi di allenamento (esercizi di "attacco" su questo atleta hanno un valore "relativo"). Una bella "rivoluzione"...
Personalmente ho vissuto direttamente questo "trapasso", ed essendo stato un giocatore nel ruolo di centrale mi sono reso conto che la mia abilità a difendere/ricevere superiore a quelle di attacco (non sono mai stato molto bravo ad attaccare...) mi hanno fatto capire che il ruolo di "Libero" a me "toglieva" qualcosa e non viceversa. Ma la strada era questa e ai centrali della mia generazione non è restato altro che provare a migliorare in attacco e muro visto che alla fine la mia utilità alla squadra la davo solo in queste due fasi. Ovviamente chi aveva abilità opposte (scarso a difendere, forte ad attaccare) ha trovato nel "Libero" un alleato.
Poi il tempo ha anche migliorato la scelta su quali atleti inserire in questo ruolo, visto che inizialmente si "convertiva" dei martelli con limitate capacità in attacco mentre oggi si valuta questa scelta in modo più specifico e possibilemnete senza passare da "riciclaggi".
Ma vediamo quali caratteristiche deve avere un "buon" Libero (alcune sono considerazioni personali mentre altre sono più da "manuale")
- Spiccate doti nelle tecniche/tattiche di difesa/ricezione (bagher e palleggio)
- Spiccate doti acrobatiche. In genere si dice che deve avere un rapporto "friendly" con il pavimento visto che ci farà spesso "visita"...
- Spiccate doti di Leadership. E' il "perno" della linea di difesa, in pratica un "regista" della seconda linea che coordina quanto un alzatore se ci riferiamo alla zona di attacco.
- Spiccata capacità motivazionale. La difesa è il fondamentale che richiede più volontà, determinazione e aggiungo aggressività di tutti quelli presenti nella pallavolo perchè essere convinti di difendere un pallone è molto più difficile che buttare una schiacciata di attacco a terra (chi difende NON sa dove cadrà il pallone...chi attacca sa dove andare a prendere il pallone!). Non è un caso che quando il "Libero" recupera un pallone diffcile e la sua squadra ottiene il punto è il più felice di tutti e non risparmia dei "5" a tutti! Nel calcio si chiama "Il Trascinatore". In una mia "teoria" sostenevo che il "Libero" è il penultimo componente di una Squadra di pallavolo a dare il c.lo all'avversario prima di perdere una partita...perchè l'ultimo è l'Allenatore! :D
Per me queste doti possono bastare come base di partenza anche se la "teoria" sul Libero ne include altre, ma in genere sono uno che si accontenta! :)
Ma il vero "mito" da sfatare, a fronte di queste doti elencate prima, è l'idea di "associare" al ruolo di Libero quello dello "sfigato" o semplicemente a colui che ha meno possibilità di attaccare sia per un limite di statura o per una incapacità tecnica o caratteriale. Le doti espresse nei punti precedenti vanno all'esatto opposto, il Libero deve avere capacità su alcuni aspetti anche superiori agli attaccanti perchè la sua "partita" è molto più difficile da vincere. Dare questa Responsabilità ad un atleta non idoneo o non preparato ad affrontarlo si ottengono dei danni sia sulla Squadra ma anche sull'atleta. Purtroppo questo "mito" ha ancora molti seguaci e mi è già capitato più volte di vedere atleti nel ruolo di "Libero" più per "esclusione" che per "selezione".
NON è un riferimento a nessun giocatore della 3DM!!!! E' semplicemente un "modus-operandi" che mi è capitato spesso di affrontare e che in alcuni casi ho subito con il risultato di dover dare questo ruolo ad un altro atleta che fino ad allora non si riteneva idoneo o nessuno lo aveva visto tale. Poi però chi mi ha succeduto non ha fatto "passi indietro"... :)
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Anticipo in questo post che nel prossimo "Agenda Fenice #16" in previsione per Lunedì o Martedì (22/03 o 23/03) parlerò di qualcosa che è successo nell'ultimo incontro a MODENA contro il US Taccini. Alla fine di quella partita ho "fiutato" qualcosa che non mi convinceva ed infatti vi ho chiesto di ascoltarmi un minuto (era la prima volta in questa stagione...iniziate ad associare che quando io faccio qualcosa di anomalo è perchè "sento" qualcosa). Vi ho detto cosa pensavo e TUTTI mi avete fatto capire di aver compreso il mio messaggio (ragionevolmente per come eravamo "agitati" visto il finale che quella partita aveva prodotto). Invece ho l'idea che qualcosa mi è sfuggito di mano e qualcuno ha preso delle iniziative che non andavano nella direzione che avevo appena spiegato un minuto prima.
Spero che tutte le mie supposizioni siano sbagliate (un caso dove sarei molto contento di aver sbagliato! :)) e siano solo frutto di una mia errata valutazione su quello che ho visto nel dopo partita.
Nel prossimo post vi racconterò come ho vissuto questa partita e mi fermerò al ritiro del referto con l'arbitro. Il dopo invece lo vedremo in Palestra.
"Sono d'accordo nel dire ke con la ricezione non si vince, ma senza si perde"
RispondiEliminaGiulia Pincerato - palleggiatrice Despar Perugia e nazionale italiana
credo di essermi spiegato a sufficienza con questa frase...