VUOI PROVARE LA PALLAVOLO ? :)

Se avete amici, compagni che vogliono provare la pallavolo o semplicemente conoscere un nuovo contesto in cui farla, la Fenice 3DM è lieta di dare loro questa opportunità! :) La richiesta è rivolta ad atleti tra i 17-21 anni e di sesso maschile. La richiesta oltre ad essere rivolta a chi già fa parte di questa Società è aperta anche a tutti coloro che passano su questo sito! :) (Se qualcuno vuole dei chiarimenti, è possibile usare le procedure per comunicare sul Blog descritte nella colonna di SX).

venerdì 7 maggio 2010

Mi ero stancato di vedere lo stesso post... :(

Di cosa si potrebbe parlare? Dell'ultimo allenamento fatto in n°19 giocatori maschi e femmine? Della prossima partita di Sabato? Di chi vincerà lo scudetto Domenica? Ci sarebbero tante domande che ci si potrebbe fare e sulle quali esporre idee, opinioni (anche divergenti) ed esperienze ma in questa stagione il termine confrontarsi ha sempre preso la piega di "scontrarsi". Non c'è da stupirsi, oramai tutte le questioni pubbliche alla fine finiscono con qualcuno che prova zittire l'altro senza provare nemmeno a capire cosa cercava di esporre. Allora qualcuno dice: "Abbassiamo i toni!" ed il risultato lo sapete qual'è? che qualcuno dei soggetti usa questa condizione di "silenzio" per ottenere favori o vantaggi all'insaputa di tutti. I fatti di corruzione/frodi più noti nascono da questi "silenzi". Se discutere a volte ci fa passare il buon umore è anche vero che è il nostro unico modo per capire se qualcosa non funziona e se bisogna intervenire prima che accada qualcosa di peggio. Per questo diffido del "Silenzio" perchè se la discussione (anche accesa) può finire anche a mio sfavore, questa però mi permette di pensare e di conseguenza mettere esperienza a quello che faccio.
Ovviamente non sto alludendo a "cospirazioni" che ci riguardano ma è una tecnica comunicativa nota (e anche un po' datata...) che consente, tramite l'uso abile dei mezzi di comunicazione, di condurre le persone a parlare solo di quello che gli fa più comodo e non lasciare pari spazio anche a ciò che non è gradito (i cosidetti "argomenti scomodi"). L'errore ci sembra sempre una "macchia" indelebile che non bisogna mai subire invece è molto più "lavabile" di quello che crediamo. Abbiamo esempi di persone che hanno fatto cose che l'opinione pubblica ha messo "alla forca" e poi dopo qualche tempo (a volte secoli ma altre volte bastano settimane...), tramite una comunicazione "mirata", si è riusciti a mettere l'opinione pubblica in una visione esattamente contraria. Non per aprire dibattiti ma in tema sportivo il caso Materazzi-Zidane sulla testata della Finale 2006 dei Mondiali mi verrebbe da dire che è un caso da "manuale". Si è detto tutto ed il contrario di tutto, ed alla fine si è perso il significato oggettivo dell'errore...missione compiuta! Ad oggi entrambi sono colpevoli e vittime, la condizione migliore per entrambi. Volete sapere il valore oggettivo della testata (l'errore in questione)? Semplice! E' un gesto anti-sportivo e il regolamento lo vieta. L'espulsione dal campo è una naturale conseguenza. Io odio Materazzi e ho stima per Zidane ma in questo caso la stupidata è di quest'ultimo. Fine. Se alla fine si è arrivati a colpevolizzare Materazzi è solo perchè qualcuno pensava che questa "macchia" Zidane non poteva averla nella sua carriera...peccato che Zidane è un Campione assoluto e quel suo comportamento non è altro che una sua pessima iniziativa. Ma la sua consuetudine non era questa ma fare i gol con i quali ha fatto vincere Coppe, Trofei alle Squadre in cui era giocatore! Ed allora il motto "errare è umano ma perseverare è diabolico!" si associa perfettamente! :) Un fatto NON può influenzare un giudizio, il ripeterlo SI'! Per questo a me Zidane resterà più simpatico di Materazzi! :) oltre ad avere una sorella veramente carina... :P
Vi accorgerete che i "danni" nascono da una sistematicità nel riproporre un comportamento/gesto sbagliato e non nell'evento isolato. E' un compito comune individuarli e risolverli quando è possibile. :)
Questo ci insegna che non conta l'errore che si fa ma quello che la gente penserà di quell'errore e del come orientarla a giudicare quell'errore...nel modo più a noi favorevole! :( con il rischio di perdere il significato "oggettivo" di quell'errore!

E' giusto ricordare che a volte le persone pagano di proprio gli errori che fanno, cercando con le proprie azioni di ripianare gli effetti negativi che quell'errore ha prodotto. Però spesso è più facile "distribuire" a mille fattori il motivo di quell'errore...

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