La prestazione dell'Italia di Calcio ai Mondiali l'abbiamo vista tutti. E' durata n°3 partite con n°2 pareggi e una sconfitta.
Con la "carica" (in senso istituzionale) di Campioni del Mondo la nostra Squadra doveva presentarsi come l'avversario più ostico per le nostre concorrenti. Ci siamo presentati come Squadra "umile", "modesta" e che trovava nel "gruppo" il principale elemento di forza.
Nel 2006 poteva starci questo approccio al Torneo (era da n°24 anni che non centravamo la Coppa) ed allora può anche starci di "volare bassi". Ma quando sei Campione del Mondo non puoi pretendere di presentarti come la "Cenerentola" perchè sulla maglia hai cucito la Coppa della "Regina".
Quando si è "vincenti" qualcosa cambia e noi Italiani pare che questa cosa non l'abbiamo ancora capito bene. Pretendiamo di essere "umili" anche quando siamo "padroni".
Il risultato è che quando siamo vincenti da "Cenerentola" tutto diventa "Straordinario", "Eroico", "Incredibile" insomma tutti termini che spesso dovrebbero essere associati a "successi" di ben più altro valore morale che quelli di una vittoria in una competizione sportiva.
Invece quando siamo vincenti da "Regina" tutta la euforia si limita ad una "consueta" festa per la bella prestazione e il tutto si riduce come ad una formalità.
Se osservo l'attività del Calcio, io che mi occupo di pallavolo, è perchè questo sport ha il potere (malefico) di trasferire le sue caratteristiche (in positivo e negativo) anche in altri sport specie quando si tratta di comunicazione.
Pare che lo sport in Italia soffra di una "strana" malattia. Vediamo nel "successo meritato" o nella "bravura riconosciuta" un difetto e non una qualità.
Nella Squadra che l'Italia ha portato in Sudafrica tutti possiamo dare un giudizio e tutti possiamo anche dire che non fosse all'altezza della situazione ma NON accetto che TUTTI (Giornalisti, Dirigenti, Atleti, Tifosi) si siano presentati alla manifestazione con quella mentalità del "siamo umili e tutti i nostri avversari sono pericolosi". Per questa ragione io tifo Inghilterra, non perchè voglio tradire la mia Nazione (non lo farei mai...anche se di motivi per farlo ne avrei a camionate) ma perchè si è presentata al Mondiale con l'idea di vincerlo (e loro sono da ben più di n°26 anni che non lo vincono...) e non lo nascondono. Beh! loro agli ottavi ci sono arrivati e la partita che "contava" l'hanno vinta. A noi (come Italia) bastava un pareggio nella partita che "contava" per andare avanti...
Ora si pensa: "Ah! ma se non vincono poi la figura di m.rda la fanno anche loro!", Beh! sapete la mia risposta? Chi se ne frega! Gli atleti Inglesi sanno di essere lì per vincere e usciranno perchè saranno battuti da un avversario più forte e non dalla "paura" di perdere la partita!
Ho usato il termine "paura" perchè è diventato l'alibi più spendibile che la "Truppa Italiana" ha usato per giustificare la figuraccia rimediata in Africa.
Non ho mai visto come una colpa quello il provare a vincere (e perchè no, anche a stravincere...) mentre lo sport in Italia spesso ragiona in senso opposto. Non significa non aver rispetto dell'avversario, ma semplicemente mettere la consapevolezza dei propri mezzi, che mi dispiace dirlo, non può essere pari a quello degli atleti della Nuova Zelanda (nel caso dell'Italia calcistica).
Questa situazione (ahime!) la sta vivendo anche la Pallavolo e da qualche anno anche il Basket. In questi due sport avevamo raggiunto l'eccellenza (nella pallavolo in modo più marcato) e oggi invece siamo dei "poveri nobili". Nel caso della pallavolo ci troviamo che a Settembre avremo il maggior evento di questo sport in casa nostra e con una Nazionale Italiana che è alla ricerca del "gruppo". Non so Voi, ma a sentire questa parola io mi sto già toccando, visto come andato il Calcio...
Insomma, per incanto, vorremmo stupire tutti diventando i Campioni davanti al nostro pubblico...NON FUNZIONA COSI'! a volte capita, ma non si può vincere sempre e solo per le "coincidenze" che a volte fanno sì che la "Cenerentola" diventa una "Regina".
Vincere, per me, richiede un progetto. Vincere "per caso" è un concetto che non mi apparatiene perchè se poi si analizza "razionalmente" il risultato e non nell 'esaltazione emozionale del momento si scopre che ci sono tante eccellenze (in termini di uomini e gioco) che hanno "girato" nel percoso che porta ad una vittoria da "Cenerentola".
Infatti la Federazione della Pallavolo Italiana, in ritardo madornale, solo da quest'anno (la figura di m.rda agli ultimi Europei ha aiutato...) ha istituito veri progetti di "sostegno" per la crescita di gruppi giovanili (Club Italia, UNDER 23) e una reale volontà di seguire i ragazzi più capaci nel cammino in questo sport.
Questo progetto oggi non ci darà nessun beneficio ai Mondiali a Settembre ma vede lontano e prova a mettere un movimento nell'ottica di migliorarsi. Questo lavoro non significa vincere, ma lavorare in quell'ottica. Dico questo perchè i progetti nello sport pare che debbano dare risultati sempre e subito. L'Internazionale FC per vincere una Coppa Campioni ha speso milioni di Euro e ci ha impiegato un po' di anni...quando ha ottenuto il risultato, (forse) l'ha fatto con l'allenatore che aveva l'idea più chiara nel "progetto".
Questo post lo scrivo perchè spesso la comunicazione ci esalta quando lo sport italiano ottiene risultati di eccellenza ma poi non spiega (bene) come quel successo sia stato costruito. Chi prova ad indagare scopre che spesso non c'è nessun progetto o strategia in quel successo ma semplicemente la volontà (questa veramente "eroica") che alcuni atleti o staff tecnici applicano nel provare a raggiungere la vittoria o l'eccellenza.
Ora il calcio fa come la pallavolo qualche anno fa, riparte da un progetto che sia chiama Prandelli. Peccato che Prandelli parte dal nulla perchè le recenti uscite della Nazionale UNDER 21 non hanno prodotto molto (chissà perchè la Nazionale ha vinto nel 2006...guardate il curriculum della UNDER 21 prima del Mondiale 2006...1998-2000: Campione / 2000-2002: Semifinale / 2002-2004: Campione... e poi sembra tutto "casuale"...) ed allora il suo rischio è quello di lavorare ad un "progetto" che non darà risultati e come sappiamo bene tutti quando qualcosa non funziona il primo a mettreci la "testa" è l'allenatore. Speriamo che la Federazione resista alla tentazione...
Con la "carica" (in senso istituzionale) di Campioni del Mondo la nostra Squadra doveva presentarsi come l'avversario più ostico per le nostre concorrenti. Ci siamo presentati come Squadra "umile", "modesta" e che trovava nel "gruppo" il principale elemento di forza.
Nel 2006 poteva starci questo approccio al Torneo (era da n°24 anni che non centravamo la Coppa) ed allora può anche starci di "volare bassi". Ma quando sei Campione del Mondo non puoi pretendere di presentarti come la "Cenerentola" perchè sulla maglia hai cucito la Coppa della "Regina".
Quando si è "vincenti" qualcosa cambia e noi Italiani pare che questa cosa non l'abbiamo ancora capito bene. Pretendiamo di essere "umili" anche quando siamo "padroni".
Il risultato è che quando siamo vincenti da "Cenerentola" tutto diventa "Straordinario", "Eroico", "Incredibile" insomma tutti termini che spesso dovrebbero essere associati a "successi" di ben più altro valore morale che quelli di una vittoria in una competizione sportiva.
Invece quando siamo vincenti da "Regina" tutta la euforia si limita ad una "consueta" festa per la bella prestazione e il tutto si riduce come ad una formalità.
Se osservo l'attività del Calcio, io che mi occupo di pallavolo, è perchè questo sport ha il potere (malefico) di trasferire le sue caratteristiche (in positivo e negativo) anche in altri sport specie quando si tratta di comunicazione.
Pare che lo sport in Italia soffra di una "strana" malattia. Vediamo nel "successo meritato" o nella "bravura riconosciuta" un difetto e non una qualità.
Nella Squadra che l'Italia ha portato in Sudafrica tutti possiamo dare un giudizio e tutti possiamo anche dire che non fosse all'altezza della situazione ma NON accetto che TUTTI (Giornalisti, Dirigenti, Atleti, Tifosi) si siano presentati alla manifestazione con quella mentalità del "siamo umili e tutti i nostri avversari sono pericolosi". Per questa ragione io tifo Inghilterra, non perchè voglio tradire la mia Nazione (non lo farei mai...anche se di motivi per farlo ne avrei a camionate) ma perchè si è presentata al Mondiale con l'idea di vincerlo (e loro sono da ben più di n°26 anni che non lo vincono...) e non lo nascondono. Beh! loro agli ottavi ci sono arrivati e la partita che "contava" l'hanno vinta. A noi (come Italia) bastava un pareggio nella partita che "contava" per andare avanti...
Ora si pensa: "Ah! ma se non vincono poi la figura di m.rda la fanno anche loro!", Beh! sapete la mia risposta? Chi se ne frega! Gli atleti Inglesi sanno di essere lì per vincere e usciranno perchè saranno battuti da un avversario più forte e non dalla "paura" di perdere la partita!
Ho usato il termine "paura" perchè è diventato l'alibi più spendibile che la "Truppa Italiana" ha usato per giustificare la figuraccia rimediata in Africa.
Non ho mai visto come una colpa quello il provare a vincere (e perchè no, anche a stravincere...) mentre lo sport in Italia spesso ragiona in senso opposto. Non significa non aver rispetto dell'avversario, ma semplicemente mettere la consapevolezza dei propri mezzi, che mi dispiace dirlo, non può essere pari a quello degli atleti della Nuova Zelanda (nel caso dell'Italia calcistica).
Questa situazione (ahime!) la sta vivendo anche la Pallavolo e da qualche anno anche il Basket. In questi due sport avevamo raggiunto l'eccellenza (nella pallavolo in modo più marcato) e oggi invece siamo dei "poveri nobili". Nel caso della pallavolo ci troviamo che a Settembre avremo il maggior evento di questo sport in casa nostra e con una Nazionale Italiana che è alla ricerca del "gruppo". Non so Voi, ma a sentire questa parola io mi sto già toccando, visto come andato il Calcio...
Insomma, per incanto, vorremmo stupire tutti diventando i Campioni davanti al nostro pubblico...NON FUNZIONA COSI'! a volte capita, ma non si può vincere sempre e solo per le "coincidenze" che a volte fanno sì che la "Cenerentola" diventa una "Regina".
Vincere, per me, richiede un progetto. Vincere "per caso" è un concetto che non mi apparatiene perchè se poi si analizza "razionalmente" il risultato e non nell 'esaltazione emozionale del momento si scopre che ci sono tante eccellenze (in termini di uomini e gioco) che hanno "girato" nel percoso che porta ad una vittoria da "Cenerentola".
Infatti la Federazione della Pallavolo Italiana, in ritardo madornale, solo da quest'anno (la figura di m.rda agli ultimi Europei ha aiutato...) ha istituito veri progetti di "sostegno" per la crescita di gruppi giovanili (Club Italia, UNDER 23) e una reale volontà di seguire i ragazzi più capaci nel cammino in questo sport.
Questo progetto oggi non ci darà nessun beneficio ai Mondiali a Settembre ma vede lontano e prova a mettere un movimento nell'ottica di migliorarsi. Questo lavoro non significa vincere, ma lavorare in quell'ottica. Dico questo perchè i progetti nello sport pare che debbano dare risultati sempre e subito. L'Internazionale FC per vincere una Coppa Campioni ha speso milioni di Euro e ci ha impiegato un po' di anni...quando ha ottenuto il risultato, (forse) l'ha fatto con l'allenatore che aveva l'idea più chiara nel "progetto".
Questo post lo scrivo perchè spesso la comunicazione ci esalta quando lo sport italiano ottiene risultati di eccellenza ma poi non spiega (bene) come quel successo sia stato costruito. Chi prova ad indagare scopre che spesso non c'è nessun progetto o strategia in quel successo ma semplicemente la volontà (questa veramente "eroica") che alcuni atleti o staff tecnici applicano nel provare a raggiungere la vittoria o l'eccellenza.
Ora il calcio fa come la pallavolo qualche anno fa, riparte da un progetto che sia chiama Prandelli. Peccato che Prandelli parte dal nulla perchè le recenti uscite della Nazionale UNDER 21 non hanno prodotto molto (chissà perchè la Nazionale ha vinto nel 2006...guardate il curriculum della UNDER 21 prima del Mondiale 2006...1998-2000: Campione / 2000-2002: Semifinale / 2002-2004: Campione... e poi sembra tutto "casuale"...) ed allora il suo rischio è quello di lavorare ad un "progetto" che non darà risultati e come sappiamo bene tutti quando qualcosa non funziona il primo a mettreci la "testa" è l'allenatore. Speriamo che la Federazione resista alla tentazione...
Io tifo Ghana.
RispondiEliminaIl motivo è esposto nelle ultime righe del post.
Buon tifo a tutti!
Come pensavo ha vinto la Germania.
RispondiEliminaConcordo con molte delle cose scritte nel post, ma l'umiltà serve, è necessaria. Gli Inglesi non hanno mai visto nè riconosciuto il loro limite: l'eccessiva dipendenza da un solo giocatore. Limite che ha anche un'altra grande squadra, ma che, per ora, non l'ha condizionata...
La Germania invece ha saputo ravvedersi da 4 anni fa: ha un atteggiamento diverso, un'esposizione diversa...chissà...
"Come pensavo ha vinto la Germania"? Beh! se lo sapevi spero che Tu abbia scommesso qualche euro alla SNAI... :) e anzi se hai qualche altra "previsione" dimmela che scommetto pure io! :)
RispondiEliminaPrex, il post che ho scritto non era per "tifare" Inghilterra (il fatto che abbia perso una squadra che sostenevo può aver reso felice "qualcuno"...) ma per dare un mio giudizio su una mentalità tipicamente Italiana che (forse) ci ha reso meno vincenti di quello che potevamo essere. Tutto qui! :). Se poi quello che ho scritto non lo vedete scritto su giornali o non lo sentite da più lustri giornalisti (o presunti tali) è perchè oramai il giornalismo e il tifo sono la stessa cosa. Se una volta si diceva che in Italia ci sono 50.000.000 di allenatori di Nazionale di Calcio come una frase di circostanza...beh! oggi lo è davvero! Le decisioni (quelle di Lippi comprese) vengono dettate dai commenti dei giornali e non da una sua idea (alla fine Pirlo ha giocato...). Siamo in un "televoto" perenne e su qualunque cosa (mi pare che anche in politica oramai è una consuetudine dire una cosa, aspettare l'opione pubblica e magari smentire tutto se il gradimento è negativo...a prescindere dai "colori"...).
Poi, se fossi allenatore di una Nazionale, al Mondiale, un giocatore con doti tecniche tali da prendersi il pallone e portarlo dentro la porta io me lo prenderei. :) Al Mondiale 2006 mi pare in Nazionale ci fosse gente come Totti e Del Piero che il pallone lo sanno maneggiare (premetto che sono due giocatori che NON stimo, ma riconosco la loro abilità balistica). Poi Lippi fece giocare tutti ed allora si creò il "gruppo"...quest'anno senza elementi di valore tecnico non mi pare che questa Nazionale sia stata elogiata per il "gruppo"...
Comunque non mi dilungo, vuoi il caldo, vuoi l'ora tarda...ma ho una mentalità diversa dalla vostra e viste le difficoltà dell'ultima stagione, evidentemente non sono riuscita a trasmetterla e a farvela comprendere come avrei voluto. :)
Non mi ha reso felice la sconfitta dell'Inghilterra e nemmeno il fatto che tu la sostenessi; la questione è che si trattava di una sconfitta telefonata e il motivo per me risiede nel fatto che gli Inglesi erano troppo convinti e non si rendevano conto del loro grosso limite. La Germania si è affacciata a questi Mondiali con un atteggiamento completamente opposto rispetto a 4 anni fa e sta raccogliendo ottimi risultati: secondo me batterà l'Argentina. Per quanto riguarda i giornali che trattano di calcio, io seguo solo il calciomercato, anche perchè non credo che la nostra mancanza sia stata in attacco o nei giocatori di qualità; 4 anni fa abbiamo vinto, certo, ma non grazie a Totti o a Del Piero, bensì grazie a un gran centrocampo e a una gran difesa. Difatti, entrambi fecero un solo goal a testa (il primo su rigore inesistente e il secondo su contropiede in una partita già vinta); inoltre, se Del Piero ha giocato davvero poco (qualche secondo tempo e una sola partita dall'inizio), Totti in quanto ispiratore ha giocato solo di lanci lunghi di prima, ottimi per smarcare, ma inutili se davanti hai Toni (che infatti realizzò solo 2 goal e su cross laterali). Io a differenza dei giornali non credo affatto che a questa Italia mancassero i giocatori di qualità e non credo nemmeno che fosse partita con una mentalità poi così diversa dal 2006. Ritengo che gli errori siano stati puramente tattici, non di convocazione (eccettuato Camoranesi).
RispondiEliminaDetto ciò, ribadisco che concordo con molti punti del tuo post e ciò è anche confermato dal fatto che il mio sostegno va al Ghana e non di certo all'Argentina o al Brasile (anche se il Brasile una difesa così non l'ha mai avuta...).
Mi dispiace che tu abbia visto nel mio commento del sarcasmo o un attacco: secondo me, però, l'Inghileterra era una di quelle squadre giunte agli Ottavi che di certo non rispecchiavano ciò che hai scritto. La Germania, piuttosto, lo rispecchia molto di più, ma, sinceramente, spero che non vinca.
A proposito di scommesse (sebbene non sia uno scommettitore), l'Italia giocherà la prossima Finale di Mondiale nel 2018, ma la perderà.
Ciao!
mi chiedo se in fondo in questo post non ci siano sottili allusioni, non tanto sottili in fondo, al percorso che ha fatto la nostra squadra quest'anno...
RispondiEliminase è così, ne avrei a camionate anke io da ridire...
Mi dissocio dal commento qui sopra.
RispondiEliminaIo vorrei parlare di CALCIO e nella maniera più CIVILE possibile, senza attaccare nessuno, ma sostenendo i miei argomenti.
non stavo parlando cn te prex, tranquillo :D
RispondiEliminami sembrano palesi xò, come detto sopra, certe allusioni...
non cerco di sicuro il sostegno di qualcuno, in fondo ki ha sempre parlato fuori dai denti quest'anno sono sempre stato solo, o quasi, io...
Riprendo il discorso alla luce dell'ultima partita: Spagna-Portogallo 1-0.
RispondiEliminaEssa è assimilabile agli incontri disputati dalla nostra Nazionale, poichè è stata caratterizzata da uno pseudo-assedio spagnolo alla porta portoghese, con frequenti pericolose sortite di quest'ultimi; esattamente la fotocopia di Italia-Paraguay o Italia-Slovacchia.
La differenza è che la qualità di Spagna e Portogallo è nettamente superiore a quella di Italia e Slovacchia. Nonostante, però, questa superiorità tecnica, qualitativa, di gioco della Spagna, essa non è riuscita a scardinare la difesa portoghese; le individualità (nomi di grandissimo rispetto e in tutte le zone del campo) non sono state sufficienti. Solo la sostituzione di un Torres in ombra (giocatore di notevole qualità) per inserire Llorente (classico sgiandone da area di rigore, quindi molto meno tecnico) ha cambiato le sorti del match. In che modo? Semplice tattica. E' stato inserito un punto di riferimento in area e i centrocampisti hanno cominciato a inserirsi senza palla, evitando di dover ricorrere a numeri, palle impossibili o salti dell'uomo. L'italia non ha scardinato la difesa del Paraguay, perchè nessuno faceva movimento senza palla, eccetto un ingiustamente criticato Pepe. L'Italia ha poi perso contro la Slovacchia perchè sono stati lasciati solo 3 centrocampisti in balia del pressing di almeno 6 avversari, senza possibilità di fare gioco su compagni smarcati: 4 anni fa, Lippi non commetteva questi errori...
La partita di questa sera è un esempio lampante di come il giocatore di qualità sia utile fino a un certo punto in certe situazioni. Stesso discorso si potrebbe fare per la prima del Brasile contro la Corea del Nord (2-1): il risultato è stato sbloccato solo nel secondo tempo (eppure l'avversario era la Corea del Nord!!! Posizione 106 nel ranking FIFA!!!), da certamente un giocatore di notevole qualità (Maicon), ma pur sempre un terzino che ha fatto un semplice movimento senza palla.
Nel 2006 noi facevamo questi movimenti: giusto per fare un nome, Perrotta. Quest'anno non li abbiamo fatti, nonostante avessimo le caratteristiche per farli (Pepe, Iaquinta, Quagliarella e Marchisio, se fatto giocare nel suo ruolo).
Poi sono sicuro che Cassano o chi per lui abbia delle grandissime doti di calciatore, ma i fatti ci dicono che non abbiamo perso perchè era assente lui.
Con questo intervento spero di aver dato un'analisi coerente e ben supportata dei nostri matches; purtroppo non ho guardato Italia-Nuova Zelanda, altrimenti l'avrei inserita nel mio discorso. Comunque alla fine, si parla sempre di aria fritta; oramai è andata, bisogna pensare alla prossima!
Italia Campione del Mondo nel 2030! (Continuo con le scommesse!!!)
Ciao!
Io un bel Cassano lo avrei visto bene, la sua dote principale è saltare l'uomo... avrebbe di sicuro fatto meglio di quel ciabattone di Iaquinta...
RispondiEliminaChiudo qui il mio commento da allenatore subentrato a Lippi ^^
Ciao Pietro!
RispondiEliminaIaquinta e Cassano sono giocatori completamente diversi; la capacità di saltare l'uomo in questa Italia l'avevano Di Natale e Camoranesi.
Il problema è un altro: per come si erano messe le partite che hanno giocato gli Azzurri, saltare l'uomo era inutile. La dimostrazione di ciò che dico sta in partite simili, come quella di ieri sera o quella del Brasile contro la Corea: in spazi stretti, nessuno (e parliamo di giocatori di notevole tecnica, spagnoli e brasiliani) è riuscito a fare la differenza saltando l'uomo. Se ci fai caso, ieri sera, solo dopo il goal la Spagna ha cominciato a saltare l'uomo con continuità (Sergio Ramos è stato fenomenale su Coentrao), ma perchè le squadre si erano allungate, perchè c'era spazio, c'era profondità.
Per capire perchè abbiamo perso, penso sia necessario guardare come hanno fatto a vincere squadre che si trovavano nella nostra stessa situazione ed è lampante (ho citato esempi importanti) nonchè sconcertante scoprire che la differenza non l'ha fatta la giocata di qualità, bensì il movimento di qualità, elemento che i nostri giocatori posseggono, ma che non hanno potuto esprimere per una sbagliata impostazione tattica.
Poi sono convinto che Cassano possa fare la differenza in altre situazioni e ritengo che, una volta superata la fase a gironi, sarebbe stato determinante. Però contro Paraguay e Slovacchia, si sarebbe impantanato come gli altri (ho già spiegato il perchè).
Bye!
Germania-Argentina 4-0
RispondiEliminaIo l'avevo detto...
(vedi 4° commento)
L'ho imparato solo oggi! ecco perchè Enrico sapeva i risultati sulla Germania...Aveva visto le premonizioni del Polpo Paul!!!!! :D
RispondiEliminaAmmetto che solo oggi ho letto i commenti...Enrico ha "scaricato" una serie di tesi veramente impressionanti! (in senso positivo ovviamente) :) Sembra quasi che ne conosca più calcio che di pallavolo! Non concordo però su un po' di cose (sul "tattico" è sempre facile trovare cause di scarsa prestazione...) ma su un dettaglio vorrei che ci si tenesse conto. Se nel 2006 la Germania può aver mostrato una sicurezza sulla possibilità di vincere il Torneo, ricordo anche che giocavano in casa! :) Se nel 2030 L'Italia giocherà in casa propria i Mondiali (data fattibile per avere Stadi in Italia dignitosi per l'evento...)non credo si presenteranno con l'idea che la "Nuova Zelanda" di turno è un avversario pericoloso e che ci potrebbe sbattere fuori alle eliminitorie...
Rimango della idea che c'è stato un cattivo approccio da parte dell'Italia (giocatori e staff.
Se nel finale Lippi ha provato a "strigliare" oramai era il classico "comandante solo" ma con la certezza di essere "out" appena finiva il Mondiale. Dire "E' colpa mia" quando si esce da un Mondiale in questo modo, sapendo che tanto il "compitino" l'ho fatto non mi sembra un comportamento serio...Bearzot non mi pare che dopo la "caporetto" dell' 1986 fosse già "coperto" da un successore prima del Mondiale! Se fossi stato Abete, Lippi io lo confermavo fino alla fine del Mondiale e poi vedavamo... A questo punto magari potrebbe essere stato Lippi stesso a volere questa scelta?
A Daniele, visto che ha "camionate" di cose su cui discutere della stagione appena passata, gli comunico che sono assolutamente disponibile a discutere su tutto quello che crede. Secondo me è più un rischio Tuo piuttosto che mio andare su questi temi! :)
RispondiEliminaL'unica cosa che gli chiedo è "saggezza" e moderazione. Se starai su questi binari vedrai che qualche cosa di interessante da far leggere agli "Highlanders" in questa Estate lo troveremo (scusa Enrico ma se vuoi essere l'unico, guardando il film sai come devi fare... :D )